Il Pizzo Tignaga
è una panoramica cima posta sulla cresta che divide la Valle Anzasca dalla
Valsesia (versante di Carcoforo), bella vista verso le montagne delle due valli
ed in particolare, come su tutte le cime della zona, verso il Monte Rosa che
domina incontrastato.
Descrizione della salita
Dalla località Bocchetto la strada continua,
inizialmente asfaltata e dopo poche centinaia di metri sterrata, nei pressi di
alcune caratteristiche baite. Si sale dolcemente e, dopo alcuni tornanti, si
giunge al pianoro dell’Alpe Piè di Baranca (1250 m).
Si attraversa il ponte ignorando le varie
deviazioni, tenendo la destra e salendo a zig zag sino all’Alpe la Rusa (1391
m) da dove il sentiero prosegue nel bosco.
Si sale ancora sino ad un punto panoramico ove è
sito un bivio con indicazioni per l’Alpe Oreto che si ignorano, continuando, invece,
verso monte, in direzione dell’evidente solco vallivo del colle, tra il gruppo
del Pizzo del Moro e, poco più lontano, la vetta rocciosa del Pizzo Tignaga.
Un ultimo risalto e si giunge al Colle Baranca, con
una cappella votiva. Il valico mette in comunicazione la Valle Anzasca e la Val
d’Egua, laterale della Val Sesia.
Dal colle si seguono le indicazioni a destra e,
passando nei pressi dei ruderi di Villa Lancia, si segue il marcato sentiero fino a
raggiungere il Colle d’Egua (2239 m), ove è posta una piccola croce e, poco più
in alto, un nuovissimo bivacco.
Da qui si sale al Pizzo Tignaga per la cresta est,
iniziando a rimontare in assenza di tracce il ripido costone erboso posto a
destra del Colle d’Egua; il percorso diviene più agevole quando si incontrano i
primi blocchi rocciosi e sono presenti alcuni ometti che indicano il percorso
più semplice. Si sale comunque senza un percorso obbligato per una cresta
facile e via via più panoramica con bella vista sulla parete est del Rosa ma
anche sulla Val d’Egua, la Val Mastellone e la Valle Anzasca.
E suggestiva è la vista dell’affilata cresta nord
del Pizzo Tignaga. Superato il Cimonetto (2480 m), occorre scendere di qualche
decina di metri a sinistra sul ripido versante erboso per poi raggiungere,
sempre in corrispondenza della cresta, una selletta con un minuscolo laghetto
di acqua torbida. Da qui risulta ben visibile un lungo traverso (tracce di
bestiame) sul fianco valsesiano che permette di evitare un tratto affilato
della cresta e che si percorre fino ad un evidente intaglio a destra. Si risale
verso di esso e, un paio di metri prima della sua sommità, si piega a sinistra
e si prosegue in arrampicata semplice fino a ritornare in cresta. Si scende
quindi leggermente a sinistra percorrendo un’esile traccia fino ad arrivare ai
grossi blocchi di ottima roccia appena sotto la cima, che si rimontano in breve
raggiungendo la croce di vetta (sono presenti, in quest’ultimo tratto, ometti e
bolli di vernice).
Descrizione della discesa
Ridiscendere dai blocchi rocciosi saliti in
precedenza e, prima del tratto impegnativo percorso in arrampicata, individuare
a sinistra l’esile traccia di sentiero che scende alla Balma del Pastore (è ben
visibile un lago 500 m più sotto e c’è una corda di ferro arrugginita ancorata
alla roccia). Le tracce presenti sono molto discontinue, se non completamente
assenti, bisogna cercare di scendere mantenendosi sempre in direzione del lago
e sfruttando il più possibile le zone erbose e gli eventuali nevai, visto che i
tratti rocciosi presentano numerosi blocchi davvero giganteschi che possono
complicare la discesa.
Giunti al lago, non ci sono più difficoltà ed è
sufficiente seguire i numerosi bolli di vernice e la segnaletica presente per passare
in successione gli alpeggi di Ancium, Curtet e Cangelli, tornare così a Piè di
Baranca e successivamente alla località Bocchetto.
Ecco le foto della gita:
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Alpe Selle (1824 m)
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Villa Lancia presso alpe Selle
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ultimo tratto di sentiero verso il colle d'Egua
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il nuovo bivacco in costruzione al colle d'Egua
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il bivacco visto dalla cresta per il Cimonetto
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vetta del Cimonetto (a sx) ed il Tignaga (a dx)
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Pizzo Tignaga visto dalla vetta del Cimonetto
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l'intaglio da raggiungere per risalire in cresta
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il breve tratto percorso in arrampicata visto dall'alto
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croce di vetta (2653 m)
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punto della cresta dove scendere per raggiungere la Balma del Pastore
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la corda di ferro utile per ridiscendere il primo breve tratto
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al centro della foto il laghetto da tenere come riferimento per la discesa
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verso l'alpe Ancium
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